Pages in topic: < [1 2 3] > | Le traduzioni non mi trasmettono più nessuna emozione! Rinunciare o trad. letteraria in Italia? Thread poster: bello82 (X)
| Tony Keily Local time: 18:44 Italian to English + ...
Riesco a mantenere i miei due figli adolescenti abbastanza bene con quello che guadagno da un lavoro che, tutto sommato, è abbastanza comodo. Non chiedo altro! | | | monica.m Italy Local time: 18:44 Member (2011) German to Italian + ...
Il mio lavoro di traduttrice tecnica, prevalentemente per aziende, mi dà l'opportunità di sentirmi utile, risanando il groviglio testuale e riportando in vita dal profondo un senso spesso adombrato da sintassi farragginose, banali ripetitività, parole ombrello. Far capire il senso di quello che lo scrivente voleva esprimere mi dà gioia e un senso di sollievo. Chi leggerà il mio lavoro avrà accesso all'intenzione di chi aveva scritto quel testo, quando ho lavorato bene e con ... See more Il mio lavoro di traduttrice tecnica, prevalentemente per aziende, mi dà l'opportunità di sentirmi utile, risanando il groviglio testuale e riportando in vita dal profondo un senso spesso adombrato da sintassi farragginose, banali ripetitività, parole ombrello. Far capire il senso di quello che lo scrivente voleva esprimere mi dà gioia e un senso di sollievo. Chi leggerà il mio lavoro avrà accesso all'intenzione di chi aveva scritto quel testo, quando ho lavorato bene e con convinzione, ne sarà consapevole e saprà comportarsi di conseguenza. I documenti che traduco sono documenti innanzitutto utili a qualcuno, spesso urgenti e anche portatori di informazioni anticipatrici e innovative, a volte anche di segreti, altrimenti non li farebbero tradurre. La traduzione letteraria, con il basso grado di lettori attivi, va un po' a finire nel nulla, secondo me, oltre a non offrire un corrispettivo dovuto, per la povertà del mercato. ▲ Collapse | | | Tom in London United Kingdom Local time: 17:44 Member (2008) Italian to English
monica.m wrote: ..... I documenti che traduco sono documenti innanzitutto utili a qualcuno, spesso urgenti e anche portatori di informazioni anticipatrici e innovative, a volte anche di segreti, altrimenti non li farebbero tradurre. Anch'io nel senso inverso (ITA-ENG); come sostenitore entusiasta delle aziende italiane che vogliono esportare nel mondo, sono sempre felice di tradurre i loro documenti tecnici, e di farlo bene - anche se sarebbe auspicabile che non editassero le mie traduzioni per "migliorarle" prima di metterle in rete.....
[Edited at 2021-08-10 07:33 GMT] | | | Traduzione letteraria | Aug 10, 2021 |
monica.m wrote: La traduzione letteraria, con il basso grado di lettori attivi, va un po' a finire nel nulla, secondo me, oltre a non offrire un corrispettivo dovuto, per la povertà del mercato. Condivido in pieno i primi tre capoversi dell'intervento, e mi ci riconosco anche in gran parte, perché anch'io lavoro sostanzialmente in campo tecnico, sebbene anche medico, e spesso anche in quel settore a metà strada tra i due che è quello dei dispositivi medici. Però non posso proprio condividere l'ultimo capoverso, e per quanto sia vero che, purtroppo, noi italiani leggiamo sempre meno, soprattutto sempre meno letteratura, avallare quell'assunto potrebbe portarci persino a sostenere che l'arte non serve a nulla, e che è importante solo ciò che ha un'utilità pratica. Tanto più che, secondo me, come ho detto più volte (ma non sapete quanto vorrei sbagliarmi..), vista l'avanzata inesorabile della traduzione automatica, forse è meglio che molti di noi cerchino quanto prima (finché possibile) di reinventarsi come traduttori letterari, e che le generazioni più giovani puntino tutto su questo settore. Credo, infatti, che la traduzione letteraria sarà uno dei pochissimi campi a salvarsi (insieme, forse, solo al marketing) e a rimanere completamente in mani umane, almeno per molto tempo ancora.
[Modificato alle 2021-08-10 16:34 GMT] | |
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E il legale? | Aug 11, 2021 |
Gaetano Silvestri Campagnano wrote: secondo me, come ho detto più volte (ma non sapete quanto vorrei sbagliarmi..), vista l'avanzata inesorabile della traduzione automatica, forse è meglio che molti di noi cerchino quanto prima (finché possibile) di reinventarsi come traduttori letterari, e che le generazioni più giovani puntino tutto su questo settore. Credo, infatti, che la traduzione letteraria sarà uno dei pochissimi campi a salvarsi (insieme, forse, solo al marketing) e a rimanere completamente in mani umane, almeno per molto tempo ancora.
[Modificato alle 2021-08-10 16:34 GMT] Ciao Gaetano, questo argomento mi interessa molto e vorrei svilupparlo, ti chiedo: pensi che il legale (proprio le cause/controversie internazionali, le notifiche internazionali, potranno davvero essere tradotte senza intervento umano? Buona estate! | | | Domanda e offerta | Aug 11, 2021 |
Gaetano Silvestri Campagnano wrote: Forse è meglio che molti di noi cerchino quanto prima (finché possibile) di reinventarsi come traduttori letterari, e che le generazioni più giovani puntino tutto su questo settore. Non ho esperienza diretta in questo settore, ma se è vero che già le traduzioni letterarie rendono poco, e se è altresì vero che gli italiani leggono poco – forse tranne manga e anime di questi tempi –, il riversarsi sul mercato di molti nuovi aspiranti traduttori letterari non farebbe che deprimere ulteriormente una situazione già di per sé precaria. Io, ad esempio, non sono interessato alla traduzione letteraria, forse perché non ne sono all'altezza, forse perché temo di andare incontro a una delusione (dev'essere un ambientino parecchio spietato) o forse anche perché nessuna casa editrice mi filerebbe se mi proponessi, che so, con un autore giapponese completamente sconosciuto o per la ritraduzione di vecchi titoli. Preferisco di gran lunga essere utile alla società con traduzioni che servono a un fine più pratico, immediato e concreto, sostenuto dalla fede nelle mia capacità ed esperienza lavorativa pregressa. Secondo me, ai giovani che "amando appassionatamente le lingue" stanno per lanciarsi con tante aspettative in questo mondo si dovrebbe consigliare di studiarle più come strumento di lavoro indiretto per operare in altri settori, o ancor meglio di studiare di più l'inglese in quanto unica e vera lingua franca del mondo – che tutti bene o male studiano e praticano. Io credo che ormai ci siano troppi traduttori, agenzie di traduzione e scuole di traduzione. Soprattutto queste ultime non fanno che continuare a riversare sul mercato un piccolo esercito di disillusi che per "realizzare il loro sogno sin da bambini" sono costretti a praticare tariffe incomprensibili per noi veterani, e a causa di questo sudare molto per strapparsi a vicenza un tozzo di pane. E che ormai, tra l'altro, non potrebbero nemmeno più farsi chiamare traduttori. Che lavori fai? Io? Il correttore!
[Edited at 2021-08-12 01:05 GMT] | | | monica.m Italy Local time: 18:44 Member (2011) German to Italian + ... Esperienze, per quel che vale | Aug 12, 2021 |
"Non ho esperienza diretta in questo settore, ma se è vero che già le traduzioni letterarie rendono poco, e se è altresì vero che gli italiani leggono poco – forse tranne manga e anime di questi tempi –, il riversarsi sul mercato di molti nuovi aspiranti traduttori letterari non farebbe che deprimere ulteriormente una situazione già di per sé precaria." Pienamente d'accordo, appena laureata, tradussi due volumi per una casa editrice, a tariffe diciamo d'ingresso e ne furo... See more "Non ho esperienza diretta in questo settore, ma se è vero che già le traduzioni letterarie rendono poco, e se è altresì vero che gli italiani leggono poco – forse tranne manga e anime di questi tempi –, il riversarsi sul mercato di molti nuovi aspiranti traduttori letterari non farebbe che deprimere ulteriormente una situazione già di per sé precaria." Pienamente d'accordo, appena laureata, tradussi due volumi per una casa editrice, a tariffe diciamo d'ingresso e ne furono così soddisfatti che, pensate un po', mi proposero una revisione di un volume maltradotto a tariffe ancor più stracciate, "per rimanere nel budget", infuriata, li mandai a quel Paese. Una collega laureata in filosofia aveva tradotto centinaia di pagine gratis di un trattato filosofico, illusoriamente con la promessa di ben altri compensi in termini di promozione accademica, ma alla fine, solo per la gloria, soprattutto del suo ex docente. Solo alcuni episodi, reminescenze dei miei inizi, che mi fecero abbandonare un settore in povertà che non poteva darmi il pane, e che condivido, con affetto, soprattutto con i più giovani. Il mio lavoro di traduttrice in ambito soprattutto aziendale lo considero una onesta soluzione, - ancorché non di lauti guadagni - oltretutto non un mero esercizio di stile, spesso di pseudo-letteratura, svolto pressoché gratuitamente. Buon lavoro a tutti, soprattutto ai giovani. ▲ Collapse | | | L'evoluzione della tecnologia | Aug 12, 2021 |
Forse non ho spiegato bene il senso del mio post precedente. Non vorrei che il mio discorso fosse interpretato come quello di una "Cassandra", essendo, al contrario, una valutazione obiettiva della realtà. Del resto, anche l'attuale accezione figurata del termine "Cassandra" si è allontanata di molto dal significato reale che ha nel racconto epico originario. Sappiamo bene, infatti, che nessuno può dirsi più realista di Cassandra, perché quest'ultima annunciò un pericolo reale... See more Forse non ho spiegato bene il senso del mio post precedente. Non vorrei che il mio discorso fosse interpretato come quello di una "Cassandra", essendo, al contrario, una valutazione obiettiva della realtà. Del resto, anche l'attuale accezione figurata del termine "Cassandra" si è allontanata di molto dal significato reale che ha nel racconto epico originario. Sappiamo bene, infatti, che nessuno può dirsi più realista di Cassandra, perché quest'ultima annunciò un pericolo reale, anche se, purtroppo, non fu creduta. Ho premesso che vorrei tanto sbagliarmi, ma non credo proprio che sia una mia opinione il fatto che, tra non molto, la traduzione umana sparirà quasi completamente. Questo è un normale effetto dell'evoluzione tecnologica, che, come sappiamo, nel corso della storia, ha sempre fatto scomparire dei mestieri, e spesso ne ha creati di nuovi. Riguardo alla scomparsa della traduzione umana, non è in discussione il "se", ma il "quando". Ovviamente, tutti noi ci auguriamo che questo "quando" arrivi il più tardi possibile. Non vorrei ripetere quanto ho già scritto in altre occasioni, ma, fino a poco più di un decennio fa, tutti ridevamo a crepapelle, anche in questo forum, sugli strafalcioni dei software di "MT", comprese le relative risorse online. Poi abbiamo riso sempre meno ed ora non ridiamo praticamente più. Per moltissimo tempo il sottoscritto ha sostenuto, anche in queste sedi, che mai la traduzione automatica avrebbe sostituito il traduttore umano. Poi, però, mi sono dovuto ricredere di fronte all'evidenza. Ecco perché, di conseguenza, si salveranno (forse non per sempre, ma per molto tempo ancora) solo i settori completamente creativi, come la letteratura, forse il marketing/copywriting, e magari anche un campo che non conosco bene, ma che ha la creatività già nel nome, cioè il "transcreating". Probabilmente dureranno per qualche tempo ancora i settori che producono testi più complessi, come diversi ambiti ipertecnici, il legale e i campi più specialistici della traduzione medica, ma alla fine capitoleranno anche questi. Tutti noi lo sappiamo già bene, nonostante sia comprensibile, anche psicologicamente, che molti si rifiutino di ammetterlo. Per questo consigliavo una riconversione letteraria a chiunque di noi traduca in altri campi, benché abbia poi sottolineato che ciò, naturalmente, non è sempre possibile. Ma certamente la traduzione letteraria (insieme, forse solo al marketing e al transcreating) va consigliata ai giovani che oggi si accostano per la prima volta all'attività della traduzione. È normale che, come pure ho già scritto, l'affermazione pressoché totale della traduzione automatica determinerà, come conseguenza, un intasamento del campo della traduzione letteraria, già di per sé generalmente poco redditizio. Naturalmente, si determinerà allora una selezione ancora più netta, e quelli che non sfonderanno saranno costretti a fare altro. Ma è proprio per questo che, a tutti i giovani che oggi aspirano a diventare traduttori, soprattutto a quelli che si sentono portati solo verso settori tecnici (o comunque non creativi), va ovviamente consigliato, nel loro stesso interesse, di tenere pronto fin dall'inizio un "piano B", anche formativo, finalizzato a un'attività diversa dalla traduzione. Del resto, molti di noi hanno iniziato a dare un consiglio del genere agli aspiranti traduttori già da almeno un quindicennio. Infatti, ormai da tempo, il nostro settore è diventato estremamente precario già prima che si profilasse anche vagamente la questione della traduzione automatica.
[Modificato alle 2021-08-12 16:17 GMT] ▲ Collapse | |
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monica.m Italy Local time: 18:44 Member (2011) German to Italian + ...
Gaetano Silvestri Campagnano wrote: Forse non ho spiegato bene il senso del mio post precedente. Non vorrei che il mio discorso fosse interpretato come quello di una "Cassandra", essendo, al contrario, una valutazione obiettiva della realtà. Del resto, anche l'attuale accezione figurata del termine "Cassandra" si è allontanata di molto dal significato reale che ha nel racconto epico originario. Sappiamo bene, infatti, che nessuno può dirsi più realista di Cassandra, perché quest'ultima annunciò un pericolo reale, anche se, purtroppo, non fu creduta. Ho premesso che vorrei tanto sbagliarmi, ma non credo proprio che sia una mia opinione il fatto che, tra non molto, la traduzione umana sparirà quasi completamente. Questo è un normale effetto dell'evoluzione tecnologica, che, come sappiamo, nel corso della storia, ha sempre fatto scomparire dei mestieri, e spesso ne ha creati di nuovi. Riguardo alla scomparsa della traduzione umana, non è in discussione il "se", ma il "quando". Ovviamente, tutti noi ci auguriamo che questo "quando" arrivi il più tardi possibile. Non vorrei ripetere quanto ho già scritto in altre occasioni, ma, fino a poco più di un decennio fa, tutti ridevamo a crepapelle, anche in questo forum, sugli strafalcioni dei software di "MT", comprese le relative risorse online. Poi abbiamo riso sempre meno ed ora non ridiamo praticamente più. Per moltissimo tempo il sottoscritto ha sostenuto, anche in queste sedi, che mai la traduzione automatica avrebbe sostituito il traduttore umano. Poi, però, mi sono dovuto ricredere di fronte all'evidenza. Ecco perché, di conseguenza, si salveranno (forse non per sempre, ma per molto tempo ancora) solo i settori completamente creativi, come la letteratura, forse il marketing/copywriting, e magari anche un campo che non conosco bene, ma che ha la creatività già nel nome, cioè il "transcreating". Probabilmente dureranno per qualche tempo ancora i settori che producono testi più complessi, come diversi ambiti ipertecnici, il legale e i campi più specialistici della traduzione medica, ma alla fine capitoleranno anche questi. Tutti noi lo sappiamo già bene, nonostante sia comprensibile, anche psicologicamente, che molti si rifiutino di ammetterlo. Per questo consigliavo una riconversione letteraria a chiunque di noi traduca in altri campi, benché abbia poi sottolineato che ciò, naturalmente, non è sempre possibile. Ma certamente la traduzione letteraria (insieme, forse solo al marketing e al transcreating) va consigliata ai giovani che oggi si accostano per la prima volta all'attività della traduzione. È normale che, come pure ho già scritto, l'affermazione pressoché totale della traduzione automatica determinerà, come conseguenza, un intasamento del campo della traduzione letteraria, già di per sé generalmente poco redditizio. Naturalmente, si determinerà allora una selezione ancora più netta, e quelli che non sfonderanno saranno costretti a fare altro. Ma è proprio per questo che, a tutti i giovani che oggi aspirano a diventare traduttori, soprattutto a quelli che si sentono portati solo verso settori tecnici (o comunque non creativi), va ovviamente consigliato, nel loro stesso interesse, di tenere pronto fin dall'inizio un "piano B", anche formativo, finalizzato a un'attività diversa dalla traduzione. Del resto, molti di noi hanno iniziato a dare un consiglio del genere agli aspiranti traduttori già da almeno un quindicennio. Infatti, ormai da tempo, il nostro settore è diventato estremamente precario già prima che si profilasse anche vagamente la questione della traduzione automatica.
[Modificato alle 2021-08-12 16:17 GMT] Le premesse sono giuste, tuttavia davvero onestamente non me la sentirei di indirizzare un ragazzo o una ragazza specificamente verso il settore letterario. Per quanto riguarda il "fattore" T, come Transcreation è un po' come il fattore F, Fantasia, un dono, o ce l hai o non ce l hai, hai voglia a studiare e comunque si manifesta anche nella traduzione di un giornalino aziendale o di un manuale di istruzioni software. | | | Post-editing - un po' off-topic | Aug 13, 2021 |
Per rispondere a quanto detto da Gaetano, purtroppo la machine translation e il post-editing stanno andando a colpire anche settori che anch'io avrei creduto parzialmente immuni: non sai quante richieste di MTPE di testi di marketing mi stanno arrivando. Di solito l'output fa schifo, ma mi trovo costretta ad ammettere che ultimamente fa meno schifo del solito... La macchina non avrà mai sentimenti, le traduzioni di marketing non possono essere asettiche, tuttavia noto un miglioramento in quello... See more Per rispondere a quanto detto da Gaetano, purtroppo la machine translation e il post-editing stanno andando a colpire anche settori che anch'io avrei creduto parzialmente immuni: non sai quante richieste di MTPE di testi di marketing mi stanno arrivando. Di solito l'output fa schifo, ma mi trovo costretta ad ammettere che ultimamente fa meno schifo del solito... La macchina non avrà mai sentimenti, le traduzioni di marketing non possono essere asettiche, tuttavia noto un miglioramento in quello che la MT riesce a produrre anche in questo campo, purtroppo. Riguardo ai testi estremamente tecnici, ora un po' meno ma in passato ho lavorato molto con una nota casa automobilistica che ha un MT output praticamente perfetto per i testi più tecnici, a volte quasi non ci si deve mettere mano. Riguardo invece alla traduzione letteraria, mah, io non la consiglierei, perché paga veramente poco ed è difficile entrare in quel mondo, però del resto non saprei nemmeno cosa consigliare a chi invece volesse iniziare ora o cambiare settore. Personalmente sto puntando moltissimo sull'e-commerce, che è sempre stata la mia specializzazione, ma che negli ultimi anni avevo un po' messo da parte in favore di ambiti più tecnici. Non so se sarà una buona scelta, in teoria sì, ma confesso che a volte cambierei proprio lavoro: purtroppo, avendo fatto sempre questo, i CV mandati sono sempre caduti nel vuoto finora. ▲ Collapse | | |
Vado in pensione, l'età l'ho appena raggiunta, in effetti è già da un decennio o forse più che penso di arrivare al pelo alla pensione data la mia età, prima che la MT soppianti tutto. Mi dispiace tanto, sia andare in pensione, sia aver raggiunto l'età, sia veder morire la traduzione umana, ma tutto cambia, tutto evolve. Ciao! | | | Tom in London United Kingdom Local time: 17:44 Member (2008) Italian to English
Angie Garbarino wrote: Vado in pensione, l'età l'ho appena raggiunta, in effetti è già da un decennio o forse più che penso di arrivare al pelo alla pensione data la mia età, prima che la MT soppianti tutto. Mi dispiace tanto, sia andare in pensione, sia aver raggiunto l'età, sia veder morire la traduzione umana, ma tutto cambia, tutto evolve. Ciao! Che triste addio! Troppo spesso penso che la traduzione automatica soppianterà il lavoro di noi traduttori, ma poi rifletto che si tratta di un luogo comune: sfiderei infatti tutti gli strumenti CAT di questo mondo, presenti e futuri, a dare un senso alle specifiche mal compilate e imprecise, ai bandi di gara, agli studi di fattibilità e alle descrizioni di progetti e prodotti che mi trovo a dover tradurre con una certa regolarità; per non parlare di certi documenti accademici finemente scritti, allusivi e idiosincratici che richiedono l'intervento di un traduttore con un cervello funzionante e capacità interpretative aggiornate. In ogni caso, non andrò mai in pensione (anche se ricevo già diverse mensilità di pensione da varie fonti).
[Edited at 2021-08-14 13:40 GMT] | |
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Nemmeno io... | Aug 14, 2021 |
Tom in London wrote: In ogni caso, non andrò mai in pensione (anche se ricevo già diverse mensilità di pensione da varie fonti).
[Edited at 2021-08-14 13:40 GMT] Era solo un momento di sconforto causato dalla lettura dei post sopra Tom, hai ragione!
[Edited at 2021-08-14 19:03 GMT] | | | I conti con la realtà | Aug 15, 2021 |
Anch’io sono convinto che la macchina non riuscirà a soppiantare totalmente i traduttori. Non certo nel campo editoriale se non entro certi limiti, ma nemmeno in quello, ad esempio, legale, oppure in certe nicchie di specializzazione i cui testi non capirà mai alla perfezione pur se scritti in modo ineccepibile. Figuriamoci quelli scritti male, magari da traduttori non madrelingua o eccessivamente trascurati nello stile, come se ne vedono tanti. Però sono anche convinto (non è... See more Anch’io sono convinto che la macchina non riuscirà a soppiantare totalmente i traduttori. Non certo nel campo editoriale se non entro certi limiti, ma nemmeno in quello, ad esempio, legale, oppure in certe nicchie di specializzazione i cui testi non capirà mai alla perfezione pur se scritti in modo ineccepibile. Figuriamoci quelli scritti male, magari da traduttori non madrelingua o eccessivamente trascurati nello stile, come se ne vedono tanti. Però sono anche convinto (non è necessario esserlo perché siamo già in questa realtà) che dobbiamo fare i conti anche con la percezione che il committente ha della traduzione automatica, e cioè che gli farà spendere meno o in certi casi addirittura nulla. Perciò abbiamo poca scelta, a meno che, appunto, non siamo particolarmente bravi in qualcosa di molto specialistico: rifiutare di piegarci lavorando meno, il che potrebbe anche non essere una cattiva idea se possiamo ritirarci in pensione e continuare a fare questo lavoro per hobby o perché non abbiamo altro da fare, oppure accettare di fare i correttori, perché se non lo facciamo noi sarà qualcun altro a farlo a un terzo della nostra tariffa. Un’altra scelta possibile è scavalcare totalmente l’agenzia di traduzioni, il che è facile solo a dirsi se non si dispone di mezzi che ci aiutino ad arrivare al cliente diretto. Oppure tentare la strada della traduzione editoriale, ma con quale probabilità di successo? È ovvio che stiamo parlando in modo generico e tendenziale, ma per alcuni fare il correttore sembra non comportare affatto un problema esistenziale, e comunque secondo me non c’è dubbio che questo è il destino della stragrande maggioranza dei nuovi traduttori commerciali. Se questo pessimismo è ingiustificato, non saprei dire.
[Edited at 2021-08-15 00:20 GMT]
[Edited at 2021-08-15 01:26 GMT] ▲ Collapse | | | Mai dire mai | Aug 15, 2021 |
Nella storia del progresso umano, l'unico concetto veramente indiscutibile è "mai dire mai". È sempre avvenuto che, ogni qual volta si diceva che una cosa non sarebbe mai stata possibile, puntualmente, tempo dopo, si è realizzata in pieno, anzi, ben al di là delle previsioni. E così credo che sarà anche per la traduzione automatica, riguardo alla quale confermo che è sempre questione di "quando" e non di "se", temo anche per la letteratura e per gli altri campi creativi, che ... See more Nella storia del progresso umano, l'unico concetto veramente indiscutibile è "mai dire mai". È sempre avvenuto che, ogni qual volta si diceva che una cosa non sarebbe mai stata possibile, puntualmente, tempo dopo, si è realizzata in pieno, anzi, ben al di là delle previsioni. E così credo che sarà anche per la traduzione automatica, riguardo alla quale confermo che è sempre questione di "quando" e non di "se", temo anche per la letteratura e per gli altri campi creativi, che sopravviveranno più a lungo. E a proposito di letteratura, i primi romanzi di fantascienza sono stati quasi sempre profetici, come credo che lo saranno anche quelli più recenti. Perciò credo che un giorno, sebbene non vicinissimo, l'intelligenza artificiale sarà anche in grado di svolgere traduzioni letterarie praticamente perfette, per non parlare di quelle pubblicitarie. Figuriamoci poi cosa avverrà delle traduzioni giuridiche o mediche, che sicuramente diventeranno totalmente automatizzate molto prima. L'errore che commettiamo di continuo è rapportarci sempre alla situazione attuale della tecnologia, e quindi anche della traduzione automatica, senza pensare che è in continua evoluzione. Spesso, infatti, non facciamo il confronto tra il livello già straordinario raggiunto attualmente dai software di traduzione automatica, e le risate che invece ci provocavano i primi testi tradotti automaticamente fino a circa tre lustri fa, diventando, appunto, il principale tema di intrattenimento anche in questi forum. Sembriamo invece aver rimosso (e ripeto, la rimozione è comprensibilissima) il fatto che, appunto, mentre prima ridevamo, ora non ridiamo più. E se questo è il grado di evoluzione che la traduzione automatica ha raggiunto finora, quale sarà quello che raggiungerà almeno fra altri dieci o vent'anni? Ripeto, non sapete quanto vorrei sbagliarmi, ma purtroppo non ci si può nascondere rispetto all'evidenza dei fatti. E mi dispiace moltissimo per questa situazione, non tanto per la nostra generazione, ma per le generazioni più giovani (benché, perlomeno, esisterà ancora per diverso tempo la figura del post-editor), che pure avrebbero predisposizione e talento e per l'attività di traduzione.
[Modificato alle 2021-08-15 16:00 GMT] ▲ Collapse | | | Pages in topic: < [1 2 3] > | To report site rules violations or get help, contact a site moderator: You can also contact site staff by submitting a support request » Le traduzioni non mi trasmettono più nessuna emozione! Rinunciare o trad. letteraria in Italia? Protemos translation business management system | Create your account in minutes, and start working! 3-month trial for agencies, and free for freelancers!
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