Iscriversi alla Carlo Bo a 40 anni: consigli
Thread poster: BlueBeatrix
BlueBeatrix
BlueBeatrix
Italy
Nov 25, 2018

Salve a tutti,
mi chiamo Beatrice e sono qui per avere un consiglio per chiarirmi le idee.
Innanzitutto mi presento: sono di Firenze e ho ormai quasi 40 anni. Ho un titolo di studio in Belle Arti conseguito diversi anni fa.
Dopo numerosi anni di lavoro a singhiozzo ho deciso di mettermi nuovamente in gioco e riprendere a studiare per specializzarmi in lingue.
Attualmente lavoro come pittrice come libera professionista, ma il mercato da oltre due anni non mi sta offrendo
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Salve a tutti,
mi chiamo Beatrice e sono qui per avere un consiglio per chiarirmi le idee.
Innanzitutto mi presento: sono di Firenze e ho ormai quasi 40 anni. Ho un titolo di studio in Belle Arti conseguito diversi anni fa.
Dopo numerosi anni di lavoro a singhiozzo ho deciso di mettermi nuovamente in gioco e riprendere a studiare per specializzarmi in lingue.
Attualmente lavoro come pittrice come libera professionista, ma il mercato da oltre due anni non mi sta offrendo prospettive.
Vorrei ampliare le mie competenze per iniziare un nuovo lavoro da affiancare alla pittura (a cui posso continuare a dedicarmi nel tempo libero).
La mia intenzione è iscrivermi alla SSML Carlo Bo di Firenze per Mediatori linguistici il prossimo anno, nel settembre 2019.
Da sempre sono appassionata di lingue e culture straniere: ho un B2 quasi C1 in lingua inglese e ho una conoscenza livello A2 di francese, spagnolo e russo (lingue che attualmente sto studiando e approfondendo tramite corsi in una scuola serale di lingue, con l'intenzione di raggiungere il livello B1 entro la prossima estate).
Ho anche una conoscenza A2 di giapponese e coreano, ma ho deciso di approfondire queste due lingue come hobby, per piacere personale.

Sto scrivendo in questo forum per avere dei pareri da voi professionisti riguardo la scelta della seconda lingua, visto che la prima, obbligatoria, è l'inglese.
Come ho scritto sopra, il mio interesse ruota principalmente su francese, spagnolo e russo.
Pur essendo consapevole che non si possa prevedere cosa richiederà il mercato tra 3, 4 anni, volevo sapere, secondo la vostra opinione e la vostra esperienza, quale tra queste lingue possa offrire maggiori e costanti possibilità lavorative.
So che è consigliata una specializzazione in campi specifici. I miei campi di competenza culturale sono su teatro, arte, belle arti, pittura, fumetto, cinema e animazione (quindi audiovisivi), come interesse personale mi dedico a pasticceria e cucina (sto pensando anche ad un corso da sommelier). Mi interessa molto anche il turismo.
Non escludo la possibilità di approfondire le mie conoscenze in altri campi a me meno familiari quali gaming, moda, lusso o altro.

Vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione.
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Giuritrad S.A.S. Traduzioni Giurate
Giuritrad S.A.S. Traduzioni Giurate
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Italian to Spanish
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La formazione approfondita è indispensabile Nov 27, 2018

Buongiorno Beatrice,

tra tutte le lingue che hai elencato, il russo trovo che potrebbe offrirti maggiori prospettive lavorative come traduttrice libera professionista, anche perché nella combinazione linguistica russo>italiano avresti meno concorrenza rispetto all'inglese, lo spagnolo o il francese, soprattutto se stai iniziando solo ora e non hai un livello di competenza elevato.

Temo però che per lavorare professionalmente come traduttrice non basti un livello A2. L
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Buongiorno Beatrice,

tra tutte le lingue che hai elencato, il russo trovo che potrebbe offrirti maggiori prospettive lavorative come traduttrice libera professionista, anche perché nella combinazione linguistica russo>italiano avresti meno concorrenza rispetto all'inglese, lo spagnolo o il francese, soprattutto se stai iniziando solo ora e non hai un livello di competenza elevato.

Temo però che per lavorare professionalmente come traduttrice non basti un livello A2. La lingua di partenza, per un traduttore, deve essere di alto livello, per cui ti consiglio di formarti ancora e di approfondire molto la lingua o le lingue con cui intendi lavorare in futuro. Ovviamente non dovresti tradurre verso altre lingue diverse dalla tua lingua madre.

Forse uno stage in un'agenzia di traduzioni, dopo che ti sarai preparata, potrebbe aiutarti a conoscere la professione e il mercato. Poi spazia cercando anche fra le agenzie straniere, non fermarti all'Italia.

Nei campi che hai elencato non mi sembra ci sia tantissimo lavoro, tranne nell'ambito della moda e della cosmetica, che potrebbero rappresentare l'eccezione se ti rivolgi alle agenzie giuste.

L'ambito giuridico e tecnico sono i settori in cui c'è più lavoro in assoluto ma capisco che a un'artista possano non piacere molto.


In bocca al lupo e buona formazione.
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Fiona Grace Peterson
Fiona Grace Peterson  Identity Verified
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Perché la mediazione linguistica? Nov 27, 2018

Buongiorno Beatrice e benvenuta su Proz!

Premetto che non ho nessuna esperienza del corso di cui parli, e non ho idea di come potrebbero essere gli sbocchi lavorativi. Guardando l'offerta didattica, mi sembra che offre una gamma davvero vasta di attività. Che potrebbe essere una cosa positiva!

Mi chiedo, però, cosa vuoi eventualmente fare "da grande" - mi spiego. Il mercato di traduzione, per esempio (conosco solo questo) è abbastanza spietata... un corso ti prepara
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Buongiorno Beatrice e benvenuta su Proz!

Premetto che non ho nessuna esperienza del corso di cui parli, e non ho idea di come potrebbero essere gli sbocchi lavorativi. Guardando l'offerta didattica, mi sembra che offre una gamma davvero vasta di attività. Che potrebbe essere una cosa positiva!

Mi chiedo, però, cosa vuoi eventualmente fare "da grande" - mi spiego. Il mercato di traduzione, per esempio (conosco solo questo) è abbastanza spietata... un corso ti prepara poco per il mondo vero delle traduzioni; soprattutto vengono spesso tralasciati aspetti fondamentali come gestire un business di traduzione, oppure l'uso dei CAT tools, che non è necessariamente obbligatorio, per ogni traduttore, ma saranno sempre più richieste nel futuro.

Il fatto che già lavori come libera professionista e che hai già il tuo campo di specializzazione gioca molto al tuo favore. Rendeti solo conto che fare il corso è solo l'inizio, poi ci vorranno probabilmente un paio di anni prima di "ingranare" e cominciare a vedere i veri frutti della tua fatica.

Io non credo ci sia niente di male nel mettersi in gioco a 40 anni, anzi! Io ho cominiciato il corso di laurea in infermieristica quando avevo la tua età e non me ne sono pentita. Ti consiglio solo di avere delle idee chiaro sulla professione che vuoi intraprendere una volta laureata, perché più conoscenze pertininenti che riesci ad avere quando sei pronta ad immetterti nel mondo di lavoro, più sarai vantaggiata.

Purtroppo non so risponderti sulla scelta di lingue; c'è chi riesce a lavorare con tante lingue, io preferisco concentrarmi sull'italiano (italiano verso inglese), pur essendo laureata anche in tedesco. Mi viene anche da dire che di poter lavorare con successo con una determinata lingua, ti deve piacere tanto, ti deve appassionare. Quindi penso che forse abbia meno senso chiedere quali sono le lingue "più gettonate", e più sensato chiedere "con quale/quali lingue voglio lavorare, e in che mercato voglio operare"?

Spero di essere stata di aiuto! In bocca al lupo!
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Magda P.
 
BlueBeatrix
BlueBeatrix
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TOPIC STARTER
Sono consapevole dell'impegno richiesto. :) Nov 28, 2018

Buonasera.

Inanzitutto grazie per le risposte.
Rispondo punto per punto.

Traduzioni Asseverate wrote:

tra tutte le lingue che hai elencato, il russo trovo che potrebbe offrirti maggiori prospettive lavorative come traduttrice libera professionista, anche perché nella combinazione linguistica russo>italiano avresti meno concorrenza rispetto all'inglese, lo spagnolo o il francese, soprattutto se stai iniziando solo ora e non hai un livello di competenza elevato.

Temo però che per lavorare professionalmente come traduttrice non basti un livello A2.

Anch'io ho pensato che il russo possa essere un percorso interessante. Lo studio da 4 anni e adesso sono agli inizi del livello B1. E' una lingua effettivamente molto ricca e decisamente complessa, per quanto affascinante.
A parte questo, sono consapevole che per lavorare il livello di competenza linguistica deve essere impeccabilmente molto alto.
Con un A2 non ci faccio nulla, certo, ma tutti gli studenti di lingue hanno cominciato con un A2 prima di raggiungere livelli più avanzati.

Tuttavia, nel cercare di informarmi meglio, sia tramite internet che al di fuori, su questa lingua ricevo pareri contrastanti.
Molti confermano che il russo sia una lingua richiesta nel turismo (ad esempio in zone come Forte dei Marmi o lungo la costa Adriatica) e sembrerebbe sia molto richiesto in interpretariato, in certi settori.
Ma mi pare di capire anche che ci sia l'altra faccia della medaglia: traduttori che affermino di lavorare poco o nulla con questa lingua.
Quindi è richiesta solo in intepretariato?
Chiaramente nessuno è in grado di prevedere che vento tirerà tra qualche anno. Ma prima di buttarmi anima e corpo nello studio del russo vorrei essere relativamente sicura che ci possa essere un potenziale sbocco lavorativo.
Se no il russo lo posso comunque continuare a studiare come hobby e dare la precedenza ad un'altra lingua, magari più "inflazionata", ma con richiesta costante.
Mi chiedo: inglese, francese o spagnolo possono offrire lavoro a nuovi arrivati nonostante la forte concorrenza?

Non voglio sembrare arida nel pensare solo alla spendibilità della lingua. Inglese, francese, spagnolo e russo mi piacciono tutte, per motivi diversi.
Ma va da sé che solo due lingue, inglese ed un'altra, saranno quelle a cui darò più importanza.
Le altre le posso continuare a coltivare come passatempo e interesse personale.

Preciso anche che non so ancora se voglio studiare per diventare inteprete o per diventare traduttrice. So che sono due cose molto diverse, anche se non si escludono a vicenda.
Immagino che lo capirò strada facendo, durante gli studi, in base a cosa sono più portata (se ho ben capito all Carlo Bo formano per entrambi i settori. Poi immagino uno scelga in base alle attitudini personali, se è più portato per una cosa o per l'altra).

Traduzioni Asseverate wrote:
Nei campi che hai elencato non mi sembra ci sia tantissimo lavoro, tranne nell'ambito della moda e della cosmetica, che potrebbero rappresentare l'eccezione se ti rivolgi alle agenzie giuste.

L'ambito giuridico e tecnico sono i settori in cui c'è più lavoro in assoluto ma capisco che a un'artista possano non piacere molto.


Più che altro quello che ho elencato sono settori che già conosco bene, per studio o per approfonditi interessi personali. Se fosse possibile rimanere in questi, sarebbe l'ideale.
L'ambito giuridico non mi interessa, lo ammetto. Quello tecnico non mi entusiasma, ma lo prendo in considerazione.
Riguardo la moda e cosmetica immagino che la combinazione linguistica più utile debba essere inglese e francese, o sbaglio?

Saluti.

[Edited at 2018-11-28 22:19 GMT]

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[Edited at 2018-11-28 22:32 GMT]

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[Edited at 2018-11-28 22:37 GMT]

[Edited at 2018-11-28 22:59 GMT]


 
BlueBeatrix
BlueBeatrix
Italy
TOPIC STARTER
Mediazione linguistica perché... Nov 28, 2018

Buonasera.

Continuo a rispondere in un secondo post.
Non sono riuscita ad unire le risposte in uno solo.

Fiona Grace Peterson wrote:
Mi chiedo, però, cosa vuoi eventualmente fare "da grande" - mi spiego. Il mercato di traduzione, per esempio (conosco solo questo) è abbastanza spietata... un corso ti prepara poco per il mondo vero delle traduzioni; soprattutto vengono spesso tralasciati aspetti fondamentali come gestire un business di traduzione, oppure l'uso dei CAT tools, che non è necessariamente obbligatorio, per ogni traduttore, ma saranno sempre più richieste nel futuro.


La mia idea sarebbe di sfruttare al meglio le conoscenze artistiche-culturali già acquisite, di approfondirle e ampliare gli orizzonti anche in campi affini ai miei. E di raggiungere valide competenze in almeno due lingue straniere.
Vivendo in una regione come la Toscana, dove i maggiori guadagni arrivano da arte, turismo, enogastronomia, ambito fieristico (Pitti immagine, Fiera dell'Artigianato, Luccacomics, solo per citarne tre), ecc, penso che una piccola nicchia lavorativa tutta mia possa riuscire a crearmela.
Devo solo capire quale sia la lingua migliore da affiancare all'inglese.

Poi è ovvio, se il lavoro con le lingue invece porterà a lavorare in settori a me completamente nuovi, mi aggiornerò via via.

Riguardo ai CAT tools e tutto il resto, immagino che al corso saranno introdotti questi argomenti. Almeno, lo spero!

Fiona Grace Peterson wrote:
Il fatto che già lavori come libera professionista e che hai già il tuo campo di specializzazione gioca molto al tuo favore. Rendeti solo conto che fare il corso è solo l'inizio, poi ci vorranno probabilmente un paio di anni prima di "ingranare" e cominciare a vedere i veri frutti della tua fatica.


Questo succede in tutti i campi, immagino.

Fiona Grace Peterson wrote:
Io non credo ci sia niente di male nel mettersi in gioco a 40 anni, anzi! Io ho cominiciato il corso di laurea in infermieristica quando avevo la tua età e non me ne sono pentita.


Hai tutta la mia stima, sul serio!

Fiona Grace Peterson wrote:
Purtroppo non so risponderti sulla scelta di lingue; c'è chi riesce a lavorare con tante lingue, io preferisco concentrarmi sull'italiano (italiano verso inglese), pur essendo laureata anche in tedesco. Mi viene anche da dire che di poter lavorare con successo con una determinata lingua, ti deve piacere tanto, ti deve appassionare. Quindi penso che forse abbia meno senso chiedere quali sono le lingue "più gettonate", e più sensato chiedere "con quale/quali lingue voglio lavorare, e in che mercato voglio operare"?


Allora, chiarisco. E' vero che a me piacciono diverse lingue e che le stia già studiando. E mi piacciono tutte e 4, per motivi diversi.
Ma ciò non significa necessariamente che io voglia lavorare con tutte queste. Credo siano poche le persone in grado di padroneggiare tante lingue e, soprattutto, a farlo bene.
Per lavorare a me piacerebbe sapere a livelli eccellenti l'inglese e una seconda lingua tra quelle che studio già. Devo solo capire quale sia la più indicata.
Le altre le continuerei a studiare per piacere personale, senza usarle per lavoro.



[Edited at 2018-11-28 22:10 GMT]

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[Edited at 2018-11-28 22:51 GMT]

[Edited at 2018-11-28 22:52 GMT]

[Edited at 2018-11-28 22:53 GMT]

[Edited at 2018-11-28 22:54 GMT]

[Edited at 2018-11-28 22:55 GMT]

[Edited at 2018-11-28 22:57 GMT]

[Edited at 2018-11-28 23:02 GMT]


 
Fiona Grace Peterson
Fiona Grace Peterson  Identity Verified
Italy
Local time: 15:10
Italian to English
Sui tempi... Nov 29, 2018

BlueBeatrix wrote:

Fiona Grace Peterson wrote:
Il fatto che già lavori come libera professionista e che hai già il tuo campo di specializzazione gioca molto al tuo favore. Rendeti solo conto che fare il corso è solo l'inizio, poi ci vorranno probabilmente un paio di anni prima di "ingranare" e cominciare a vedere i veri frutti della tua fatica.


Questo succede in tutti i campi, immagino.


Succede in tutti i campi sì, ma in quello della traduzione, per esempio, è normale che un'agenzia di traduzione ti rispondo un anno, anche di più, dopo l'invio del curriculum.

Se non sai ancora in che settore vuoi lavorare di preciso, allora il corso di mediazione linguistica mi sembra una buona scelta, così tu avrai modo di provare le varie opzioni.

Io credo fortemente che stia a noi a creare il nostro percorso. Può sembrare banale ciò che dico, invece se tu ti proponi bene al mercato, valorizzando tutte le tue conoscenze (sia del campo sia i contatti che hai), allora credo davvero che tu possa avere molto successo. Non sentirti quindi "costretta" a lavorare nel campo tecnico - non è un obbligo! Vorrei solo farti capire che hai te il potere e se ti applichi nel modo giusto, puoi facilmente dedicarti al campo che vuoi tu.

E' giusto anche dire, però, che nessuna esperienza è mai sprecata; spesso ci sono delle "contaminazioni" tra testi - quelli di medicina hanno elementi di legislazione, o magari quelli di arte richiedono delle conoscenze tecniche di un determinato stile.

Good luck in your studies!


 
Laura Gentili
Laura Gentili  Identity Verified
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Member (2003)
English to Italian
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Seconda lingua Dec 1, 2018

Cara Beatrice,
prima di tutto, 40 anni non sono assolutamente un problema. Io insegno nell'ambito di un Master e abbiamo avuto studenti anche di 50 e 60 anni, alcuni dei quali hanno ottenuto ottimi risultati. Quindi, forza!
Per la scelta della lingua, a parità di interesse, occorre prestare attenzione ai mercati. Io, per esempio, traduco dall'inglese e dall'ebraico in italiano. Per le traduzioni dall'inglese, ho clienti in tutto il mondo, quindi non solo nel Regno Unito e in Nord A
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Cara Beatrice,
prima di tutto, 40 anni non sono assolutamente un problema. Io insegno nell'ambito di un Master e abbiamo avuto studenti anche di 50 e 60 anni, alcuni dei quali hanno ottenuto ottimi risultati. Quindi, forza!
Per la scelta della lingua, a parità di interesse, occorre prestare attenzione ai mercati. Io, per esempio, traduco dall'inglese e dall'ebraico in italiano. Per le traduzioni dall'inglese, ho clienti in tutto il mondo, quindi non solo nel Regno Unito e in Nord America, clienti in Paesi dove apprezzano i servizi di traduzione e sono disposti a pagarli. Invece, per l'ebraico, che apparentemente dovrebbe funzionare meglio e pagare di più, i clienti provengono o dall'Italia o da Israele, entrambi Paesi dove (in generale, ovviamente ci sono le eccezioni) il lavoro del traduttore non è considerato, le tariffe sono basse ecc. Quindi devi analizzare bene i mercati su cui andresti a operare nelle diverse combinazioni. Tenderei a escludere lo spagnolo in quanto avresti clienti in Italia (che pagano male), in Spagna (idem) e in Sud America (tariffe molto basse). Per le altre combinazioni linguistiche, lascio fare a te le debite considerazioni. Spero di averti fornito un ulteriore spunto di riflessione.
Laura
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davide isidoro pitasi
davide isidoro pitasi
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università a 40 anni Dec 24, 2018

io anche a 40 anni sto pensando di ritornare all'università e prendere la laurea in "Interpretariato e Mediazione Interculturale" preso l'università per stranieri della mia città(Reggio Calabria): ammetto che mi ha convinto il mio prof. di tedesco dicendomi di provare che tanto non ho nulla da perdere ma in generale ti posso dire che se vuoi fare un determinato lavoro è bene prepararsi a dovere senza stare su a pensare alla carta d'identità...

 
BlueBeatrix
BlueBeatrix
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Grazie a tutti. :-) Jan 11, 2019

Grazie a tutti per i consigli. Mi avete aiutata molto per capire meglio.
Attualmente sono stata ad un Open day della Carlo Bo di Firenze per chiarirmi le idee, ma ancora non ho preso una decisione precisa.
Comunque ho tempo fino a quest'estate per decidermi.

Grazie ancora di cuore.


 


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