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Partita IVA si o no ? ...questo è il dilemma
Thread poster: frafidato
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I costi relativi a una P. IVA Aug 26, 2011

traduzione1:
la partita iva è gratuita, non ha costi, irpef e contributi inps sono costi legati agli introiti, non al mantenimento della partita iva


I costi correlati a una P. IVA sono legati soprattutto agli adempimenti fiscali (Unico, IVA, studi di settore, elenchi INTRA, ecc.) che occorre fare ogni anno.
Per queste operazioni, se non si è in grado di farlo da soli, occorre rivolgersi a un commercialista a cui si deve pagare un onorario.

Ma non basta: gli studi di settore sono spesso e volentieri forieri di adeguamenti forzati dovuti a mancata congruità o coerenza per cui è necessario versare al fisco una somma supplementare.

E' vero, comunque, che chiunque svolga un lavoro autonomo in maniera non occasionale, ma continuativa deve aprire la P. IVA e iscriversi alla gestione separata dell'INPS.

Ciao!
Gianni


 
traduzione1
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Iva Aug 26, 2011

2G Trad wrote:

traduzione1:
la partita iva è gratuita, non ha costi, irpef e contributi inps sono costi legati agli introiti, non al mantenimento della partita iva


I costi correlati a una P. IVA sono legati soprattutto agli adempimenti fiscali (Unico, IVA, studi di settore, elenchi INTRA, ecc.) che occorre fare ogni anno.
Per queste operazioni, se non si è in grado di farlo da soli, occorre rivolgersi a un commercialista a cui si deve pagare un onorario.

Ma non basta: gli studi di settore sono spesso e volentieri forieri di adeguamenti forzati dovuti a mancata congruità o coerenza per cui è necessario versare al fisco una somma supplementare.

E' vero, comunque, che chiunque svolga un lavoro autonomo in maniera non occasionale, ma continuativa deve aprire la P. IVA e iscriversi alla gestione separata dell'INPS.

Ciao!
Gianni


i costi che citi sono legati al fisco, non al mantenimento della partita iva. Inoltre per fare dichiarazioni iva, intrastat, studi di settore, bisogna essere del regime ordinario, ovvero oltre i 30.000 euro di fatturato all'anno. Poi non lo so, se voi ad un collega che può guadagnare addirittura oltre questa cifra consigliate di non aprirsi la partita iva perchè poi dovrebbe pagare le tasse, davvero non so che più aggiungere.


 
Daniela Cappelletti
Daniela Cappelletti  Identity Verified
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contenere le spese...NON, NON pagare le tasse Aug 27, 2011

mi pare che il consiglio di altri e mio, NON è quello di evadere le tasse.
MA di contenere le spese fino a quando non si raggiunga un volume d'affari/giro di clienti tale da poter sostenere i costi CONNESSI alla partita IVA, prima di tutto INPS.

Le ricevute di ritenuta d'acconto non sono illegali, ed emettibili da chiunque e NON si richiede l'iscrizione all'inps.


 
Tatsiana Rakhavetskaya
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non scherziamo Aug 27, 2011

Daniela Cappelletti wrote:
Le ricevute di ritenuta d'acconto non sono illegali, ed emettibili da chiunque e NON si richiede l'iscrizione all'inps.


LAVORATORI AUTONOMI OCCASIONALI - ISCRIZIONE alla GESTIONE SEPARATA INPS dal 2004: come illustrato in precedenti Circolari, a partire dal 1° gennaio 2004, sono obbligati all'iscrizione alla Gestione separata Inps anche i soggetti che esercitano l'attività di lavoro AUTONOMO occasionale qualora il reddito annuo derivante da tale attività superi l'importo di € 5.000 (articolo 44, comma 2 del D.L. 269/2003, convertito con modifiche dalla legge 326/2003).
www.comunitrentini.it/index.php/plain/.../07_lavoratori_autonomi.rtf

Anche a me piacerebbe "contenere le spese" non versando i contributi obbligatori .


 
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Al mio segnale... Aug 27, 2011

traduzione1:
2G Trad:

traduzione1:
la partita iva è gratuita, non ha costi, irpef e contributi inps sono costi legati agli introiti, non al mantenimento della partita iva


I costi correlati a una P. IVA sono legati soprattutto agli adempimenti fiscali (Unico, IVA, studi di settore, elenchi INTRA, ecc.) che occorre fare ogni anno.
Per queste operazioni, se non si è in grado di farlo da soli, occorre rivolgersi a un commercialista a cui si deve pagare un onorario.

Ma non basta: gli studi di settore sono spesso e volentieri forieri di adeguamenti forzati dovuti a mancata congruità o coerenza per cui è necessario versare al fisco una somma supplementare.

E' vero, comunque, che chiunque svolga un lavoro autonomo in maniera non occasionale, ma continuativa deve aprire la P. IVA e iscriversi alla gestione separata dell'INPS.

Ciao!
Gianni


i costi che citi sono legati al fisco, non al mantenimento della partita iva. Inoltre per fare dichiarazioni iva, intrastat, studi di settore, bisogna essere del regime ordinario, ovvero oltre i 30.000 euro di fatturato all'anno. Poi non lo so, se voi ad un collega che può guadagnare addirittura oltre questa cifra consigliate di non aprirsi la partita iva perchè poi dovrebbe pagare le tasse, davvero non so che più aggiungere.


Sicuramente non hai letto bene. Mi dici in quale passaggio del mio post è scritto che sconsiglio di non aprire la P. IVA?
Ho scritto esattamente il contrario. Chi svolge questo lavoro in maniera non occasionale, ma continuativa (e questo indipendentemente dal fatturato che può essere anche inferiore ai 5000 euro che alcuni erroneamente stabiliscono come soglia per aprire la P. IVA), DEVE aprire la P. IVA.
Occasionale significa 4/5 traduzioni all'anno.

I costi che ho citato per forza di cose sono legati alla P. IVA: chi è che deve fare la dichiarazione IVA, chi fa l'Intrastat, gli studi di settore, se non chi è titolare di P. IVA?
Se queste cose non le sai fare da solo, devi rivolgerti al commercialista che devi pagare.

Non è vero che gli studi di settore li fanno solo chi fattura più di 30.000 euro all'anno, ma anche chi era nel regime dei minimi ed è fuoriuscito in conseguenza della manovra correttiva, quindi dal 2012 sarà sottoposto nuovamente agli studi di settore.
O chi era nel forfettino e, sempre per la nuova legge, non può passare nei nuovi minimi.
O ancora chi ha svolto un lavoro autonomo occasionale nei 3 anni precedenti e ora vuole aprirsi la P. IVA.
Sono tutti contribuenti che fatturano meno di 30.000 euro all'anno.

Gli unici esentati saranno i nuovi minimi, che però potranno stare nel nuovo regime al massimo 5 anni, o di più, ma comunque non oltre il compimento dei 35 anni.

Ora sì che non c'è più niente da aggiungere.


 
Daniela Cappelletti
Daniela Cappelletti  Identity Verified
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ma sotto i 5000!! e poi solo Trentino autonomo?? Aug 27, 2011

Leanida wrote:

Daniela Cappelletti wrote:
Le ricevute di ritenuta d'acconto non sono illegali, ed emettibili da chiunque e NON si richiede l'iscrizione all'inps.


LAVORATORI AUTONOMI OCCASIONALI - ISCRIZIONE alla GESTIONE SEPARATA INPS dal 2004: come illustrato in precedenti Circolari, a partire dal 1° gennaio 2004, sono obbligati all'iscrizione alla Gestione separata Inps anche i soggetti che esercitano l'attività di lavoro AUTONOMO occasionale qualora il reddito annuo derivante da tale attività superi l'importo di € 5.000 (articolo 44, comma 2 del D.L. 269/2003, convertito con modifiche dalla legge 326/2003).
www.comunitrentini.it/index.php/plain/.../07_lavoratori_autonomi.rtf

Anche a me piacerebbe "contenere le spese" non versando i contributi obbligatori .


ma devi superare i 5000€, se non li superi no.
ma se li superi, allora tanto vale che apri partita iva.
io stavo facendo il discorso SOTTO i 5000. Da 0€ a 4.999€.
che magari è il range di uno che inizia da 0.

curiosità: vedo che è del Trentino= provincia/regione a statuto autonomo....quindi qua anche oltre i 5000 consentono le ritenute d'acconto....(penso, che ne resto d'Italia si passa a partita Iva)


 
Tatsiana Rakhavetskaya
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* Aug 27, 2011

Daniela Cappelletti wrote:
Le ricevute di ritenuta d'acconto non sono illegali, ed emettibili da chiunque e NON si richiede l'iscrizione all'inps.


Daniela Cappelletti wrote:ma devi superare i 5000€, se non li superi no.
ma se li superi, allora tanto vale che apri partita iva.
io stavo facendo il discorso SOTTO i 5000. Da 0€ a 4.999€.
che magari è il range di uno che inizia da 0.


Allora siamo d'accordo, dal tuo post precedente non si capiva che intendevi questo.

Daniela Cappelletti wrote:curiosità: vedo che è del Trentino= provincia/regione a statuto autonomo....quindi qua anche oltre i 5000 consentono le ritenute d'acconto....(penso, che ne resto d'Italia si passa a partita Iva)


Ma no, anche nel resto d'Italia non c'entrano 5000 mila con apertura di partita IVA. Lo ha appena detto 2G Trad.


 
Christel Zipfel
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Kafkiano puro Aug 27, 2011

traduzione1 wrote:

se non guadagna, paga il 26, 72% di 0, che è uguale a 0



Questo mi sembra ovvio. Ma se non guadagna, è anche inutile che apra la partita IVA.



 
Daniele Vasta
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PARTITA IVA SI.... Aug 28, 2011

....MA NON IN ITALIA
Ossia fatti due conti e vedi se puoi lavorare all'estero, in uno stato che magari ha la stessa pressione fiscale italiana ma con servizi decisamente superiori. Purtroppo in Italia a causa dell'evasione ci sono i poveri fessi (io il primo) che ogni anno si fanno salassare e molti furbi che non pagano e lasciano a noi il gravoso fardello di far risollevare il paese. In Italia le tasse si pagano perchè te lo impongono a livello legale (se non le paghi vai in galera) in a
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....MA NON IN ITALIA
Ossia fatti due conti e vedi se puoi lavorare all'estero, in uno stato che magari ha la stessa pressione fiscale italiana ma con servizi decisamente superiori. Purtroppo in Italia a causa dell'evasione ci sono i poveri fessi (io il primo) che ogni anno si fanno salassare e molti furbi che non pagano e lasciano a noi il gravoso fardello di far risollevare il paese. In Italia le tasse si pagano perchè te lo impongono a livello legale (se non le paghi vai in galera) in altri stati è il senso civico che predomina e non la certezza della pena, quindi: la gente paga le tasse perchè è giusto così e non perchè è un reato non pagarle!
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Daniela Zambrini
Daniela Zambrini  Identity Verified
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invito a restare in argomento Aug 28, 2011

Cari tutti,

le domande di Silvia (frafidato) ad apertura thread erano


Le domande sono queste: è conveniente farlo? il flusso di lavoro disponibile on-line sarà più o meno costante? Posso lavorare on-line con agenzie anche senza P. IVA? se sì, in quale altri modi posso farlo? Se apro la P.IVA a quali costi andrò incontro ?


Grazie in anticipo per la vostra collaborazione nel restare "on topic"

D.


 
Jacqueline Hernandez
Jacqueline Hernandez
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primi clienti Aug 1, 2017

Buongiorno,

mi è stato chiesto da alcuni clienti sia italiani che non di inviargli un mio preventivo, ma non ne ho mai fatto uno.
non ho partita iva e lavoro come interprete saltuariamente. ho abbozzato un preventivo con RA. ma se volessi inserire un anticipo ad accettazione preventivo come lo calcolo tenendo presente del 20% di ra? oppure lo calcolo sul mio netto e poi l'RA la pagherà lui a saldo totale?


 
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